Carta Etica
Firmatari assieme a:
Coni provinciale, Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva.
Principi generali
La Carta etica si fonda sui principi che animano l'esperienza sportiva:
- il rispetto di sé e dei propri tempi di maturazione e di crescita;
- il rispetto degli altri;
- la lealtà e l'onestà;
- la sana competitività;
- la fiducia reciproca;
- il rifiuto di mezzi illeciti o anche semplicemente scorretti per assicurarsi la vittoria.
- La valorizzazione di questi e di altri principi consentirà di cogliere nello sport anche il suo valore "universale", capace di superare barriere e discriminazioni; in tale direzione vanno esperienze assai positive di integrazione nella pratica sportiva di bambini e ragazzi non italiani oppure esperienze di promozione di sport "per tutti", nelle quali sono coinvolti anche ragazzi con disabilità.
Impegni per gli atleti
- L'atleta s'impegna
- a vivere lo sport come un momento di gioia, di crescita di sé, di messa alla prova delle proprie capacità, di confronto positivo con gli altri, di solidarietà e di amicizia;
- ad assimilare e a rispettare le regole con lealtà, sia negli allenamenti che nelle gare;
- a seguire le indicazioni fornite dall'allenatore e ad accettare il ruolo attribuito e le consegne affidate;
- ad accettare serenamente il risultato della gara, anche quando è sfavorevole; a rifiutare quindi la cultura del sospetto, in base alla quale se si perde è sempre colpa di qualcun altro, ad esempio un giudice;
- quando i risultati non corrispondono alle proprie aspettative, a mettersi in discussione e quindi a fare autocritica, ad esempio attraverso un maggiore impegno negli allenamenti e un maggiore spirito di collaborazione in squadra;
- a dare continuità al proprio impegno perché solo la pazienza e l'esercizio costante consentono di acquisire competenze e risultati significativi;
- a valorizzare e incoraggiare gli altri compagni di squadra: ognuno migliora se stesso perché gli altri migliorano.
Impegni per gli allenatori
- L'allenatore s'impegna:
- a curare con attenzione la preparazione fisica e comportamentale della squadra e a svilupparne le competenze tecnico-tattiche;
- a considerare il proprio ruolo come investito di una finalità espressamente educativa, attento a favorire la formazione globale del soggetto, in senso fisico e corporeo, morale e spirituale, culturale e civico;
- a valorizzare le capacità di ciascun atleta, anche di quelli meno dotati, rispettandone i tempi di crescita e di maturazione personale, e rifiutando altresì una eccessiva specializzazione quando questa venga proposta all'atleta in età precoce;
- a coinvolgere e a far gareggiare tutti i ragazzi della squadra, quelli più forti e anche quelli che lo sono meno;
- a sottolineare il valore non solo dei successi agonistici conseguiti, ma anche dei progressi individuali e dell'acquisizione di capacità personali, che non necessariamente si accompagnano a un successo agonistico sul campo;
- a promuovere un'adeguata educazione alla salute, anche in collaborazione con i servizi di medicina sportiva, dell'Ulss e del Comune;
- a educare a una corretta alimentazione e cura del proprio essere e del proprio corpo, aiutando progressivamente l'atleta ad una matura e autonoma gestione di sé, specie quando smetterà l'attività agonistica;
- a sostenere e a incrementare i momenti di socializzazione tra gli atleti, in collaborazione con i dirigenti della società, valorizzando ad esempio le trasferte, anche come occasione di crescita culturale nel visitare le città ospitanti l'incontro sportivo;
- a curare la propria formazione personale e ad aggiornare costantemente le proprie competenze tecnico-tattiche ed educative;
- a conoscere le principali agenzie educative e i principali servizi dell'Ulss e del Comune presenti nel proprio territorio, per intrecciare rapporti di collaborazione e per saper orientare i ragazzi e le loro famiglie ai servizi, in caso di bisogno.
Impegni per i dirigenti
- Il dirigente s'impegna
- a scegliere collaboratori e allenatori adeguatamente preparati sul piano tecnico e formativo;
- a promuovere la partecipazione alla vita della società di tutti i soggetti coinvolti, dagli atleti, agli allenatori, ai genitori;
- a organizzare corsi di formazione per gli associati alle società sportive, che prevedano anche un approfondimento di carattere etico-deontologico;
- a rispettare, in modo sostanziale, le diverse formalità richieste per assicurare la regolarità dell'iscrizione degli atleti alla società e al campionato;
- a rispettare l'obbligo della visita medica annuale, esigendo che essa sia condotta in modo approfondito e non meramente formale;
- a curare la propria formazione personale e ad aggiornare costantemente le proprie competenze (di carattere organizzativo, gestionale, fiscale per quanto attiene ad esempio ai rapporti con gli sponsor, ...);
- a dotare la società sportiva della Carta dei Servizi, nella quale verranno riportate informazioni essenziali concernenti le caratteristiche e le finalità della società, i compiti attribuiti alle varie figure coinvolte sia sul piano organizzativo e gestionale che formativo, il curriculum della società stessa e dei suoi responsabili; la Carta dei Servizi verrà messa a disposizione dei ragazzi e delle famiglie;
- a compilare e a consegnare al termine dell'annata sportiva la scheda di valutazione della crescita tecnica e relazionale di ciascun atleta. Il Comune di Padova, d'intesa con il Coni, le Federazioni e gli Enti di promozione sportiva, realizzerà i modelli della scheda di valutazione.
Impegni per i genitori
- Il genitore s'impegna
- a sostenere e ad accompagnare il proprio figlio nella pratica sportiva, considerandola un momento importante, ma non esclusivo, della formazione di sé;
- a non assolutizzare tale impegno, riponendo in esso aspettative incongrue, quasi che il figlio sia necessariamente destinato a diventare un campione;
- a rispettare le indicazioni degli allenatori e dei dirigenti, senza sovrapporsi o addirittura sostituirsi impropriamente al loro ruolo;
- a incoraggiare il proprio figlio e la sua squadra, senza per questo screditare e svalutare il gioco degli avversari (tifare per, mai contro!);
- a considerare lo sport come via maestra per promuovere la salute dei propri ragazzi.
- Un impegno formale e un gesto concreto
- Il Coni provinciale, le Federazioni, gli Enti di promozione sportiva sottoscrivendo formalmente la presente Carta etica s'impegnano a divulgare e a far conoscere tra i propri affiliati e associati lo spirito e i contenuti della Carta, prevedendo eventualmente anche approfondimenti e corsi di formazione su tali temi.
- Le società sportive si impegnano inoltre a fare in modo che gli atleti delle squadre, alla fine di ogni partita e di ogni incontro sportivo, compiranno un semplice gesto per rinsaldare l'amicizia e la lealtà.