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SIA, SPORT INNOVATIVE ACTION
SIA è un progetto Europeo Erasmus+ sport che coinvolge 4 nazioni: Italia, Norvegia, Romania e Serbia e che si occupa di inclusione sociale di atleti con disabilità intellettiva e relazionale attraverso lo sport
Erasmus+ è il programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa che si propone di contribuire alla strategia Europa 2020 per la crescita, l'occupazione, l'equità sociale e l'integrazione: un incredibile strumento per mettere in relazioni realtà differenti, di paesi differenti con obiettivi comuni (https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/about_it)
Scopo del progetto è di confrontare diversi modi di fare sport con atleti con disabilità intellettiva e relazionale, favorendo il confronto reale tra atleti, tecnici, famiglie e realtà locali di diversi paesi europei con la volontà di condividere buone prassi e di identificare modelli operativi efficaci.
Il progetto, coordinato dall’A.s.d. Blukippe di Padova (Italia), vede 3 partner internazionali: per la Norvegia il “Stabekk Gymnastics Club”, per la Serbia la Federazione Judo Serba e per la Romania la “Asociatia Scoala de Antrenori”. Le 4 diverse realtà sportive, provenienti da 4 differenti paesi Europei, saranno affiancate nel progetto dall’ ISRE, Istituto Superiore Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa di Mestre che, con l’Università IUSVE, garantirà la supervisione scientifica. Importante anche la collaborazione con l’Università di Padova.
Sei rappresentanti di ogni nazione (3 atleti, due tecnici e 1 familiare) avranno l’occasione di partecipare a 4 meeting internazionali per condividere, confrontare e innovare metodologie, pratiche e strumenti, con lo scopo ultimo di creare, attraverso lo sport, percorsi di inclusione sociale per atleti con disabilità intellettive e relazionali. Durante ciascun meeting l’attività in palestra, che coinvolgerà atleti e tecnici dei diversi paesi, sarà seguita da tavole rotonde di confronto tra familiari, tecnici e realtà locali. Infatti in ogni incontro, il paese ospitante coinvolgerà nel confronto le realtà del territorio che si occupano di disabilità, gli enti sportivi e le amministrazioni locali